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Ritorno alla Formula 2: Bahrain GP

Un salto indietro al round in Bahrain

Di Alessia Di Virgilio e Lucia Saugo

“Ma chi ha deciso il calendario di Formula 2 quest’anno?”

Bella domanda.

Vorremmo tanto saperlo anche noi, perché dovrebbe essere illegale farci attendere così tanto tra un gran premio e l’altro. Dopo settimane, addirittura mesi, la nostra memoria spesso e volentieri ci abbandona e nel momento in cui i nostri piloti preferiti tornano finalmente in pista è come ricominciare tutto daccapo. Blackout totale.

D’ora in poi, però, tutto questo non sarà più un problema: ci pensa Multiformula (come sempre)!

Vi presentiamo un nuova rubrica per rinfrescarci la memoria insieme, ripercorrendo i momenti iconici ed i punti salienti di ogni gran premio pochi giorni prima di tornare nuovamente in pista.

Oggi tocca, ovviamente, all’unico round di Formula 2 finora disputato: quello del Bahrain!

Prima di tutto dobbiamo farci i complimenti perché miracolosamente siamo riusciti a sopportare il nuovo format a griglie invertite che di semplice non ha davvero nulla. Non ci abbiamo capito granché, ma d’altronde era la prima volta, no? Ci abitueremo, questione di allenamento!

Per raccontarvi bene tutto quanto, torniamo a quel venerdì nel deserto in cui tutto è cominciato…

Qualifiche

Mezz’ora di tempo per confezionare il giro più veloce e poter partire davanti a tutti (solo la domenica però), ma anche 30 minuti in cui sia Bent Viscaal che Robert Shwartzman si sono resi protagonisti (in negativo). Se Viscaal inizialmente non è nemmeno riuscito ad uscire dalla pit lane, Shwartzman ha invece causato una bandiera rossa a metà sessione: la sua macchina l’ha abbandonato nel bel mezzo di un giro senza che potesse fare nulla.

Tirando le somme, Guanyu Zhou si impone sui rivali guadagnandosi la pole position, i primi 4 punti del campionato e tanta sabbia ovunque. L’Academy Alpine sorride, anche se Christian Lundgaard (secondo in qualifica) forse un po’ meno: fanno proprio male i 3 centesimi che lo separano dalla miglior prestazione del venerdì. Solo 3 centesimi capite? IL NULLA.

Terzo tempo invece per Felipe Drugovich, quarto per Dan Ticktum (di cui sentirete molto parlare in questo articolo, purtroppo o per fortuna) e quinto per Jüri Vips.

Sì, volevamo arrivare proprio a lui.

Sapete quanto è durata tutta questa calma in casa Hitech? Pochissimo.

In serata, gli stewards hanno deciso che quella quinta posizione per Vips non andava bene, perciò perché non divertirsi un po’ e dare qualche penalità?

Il povero pilota biondo (che fa davvero impazzire il mondo ma soprattutto i commissari) sarebbe quindi dovuto partire dal fondo della griglia sia in Gara 1 che in Gara 3 secondo una prima decisione, poi no grazie all’appello presentato dalla sua scuderia, poi di nuovo sì per il ritiro di questo appello… insomma, un tira e molla infinito tra Hitech e FIA che Jüri non avrà di certo gradito (così come noi), anche perché, pur cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non è cambiato: l’ultima casella della griglia di partenza lo attendeva.

Gara 1

È Pourchaire a partire dalla prima posizione (per cui ringrazia la griglia invertita), ma nonostante ciò il rookie non riesce a sfruttare questo grande e prezioso vantaggio. Mentre il francese perde posizioni su posizioni, Dan Ticktum si prende 5 secondi di penalità per contatto con Verschoor, il quale dà il via ad una serie di ritiri, uno dietro l’altro: il suo, quello di Armstrong e quello di Boschung in soli 5 giri, per arrivare anche al ritiro dello stesso Pourchaire per completare l’opera.

A beneficiarne, senza dubbio, è il neozelandese Liam Lawson che al debutto in Formula 2 vince la prima difficile e sofferta gara della stagione. Possiamo dire bravo, anzi bravissimo? Dietro di lui completano il podio Daruvala e Beckmann, anche se una speciale menzione la merita ancora Jüri Vips che, non si sa quando e come, conclude la gara in decima posizione con un’ottima rimonta (a cui purtroppo è abituato).

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From: Getty Images – Bryn Lennon

Gara 2 

Jüri Vips scatta quindi dalla pole position. Dopo essersi preso, come abbiamo detto, la decima posizione in gara 1, l’inversione lo premia con la casella più ambita della griglia. Resterà durante la gara questa gioia? Ovviamente no.

Quella che sembrava un’opportunità di vittoria si è trasformata in un incubo: contatti, penalità e la macchina che si ferma a pochi metri dalla linea d’arrivo. Un po’ come i video dei gatti che si lanciano da un mobile all’altro ma falliscono.

Non ha vinto, ma il protagonista della gara (e del drama) è Christian Lundgaard.

Il momento chiave è il contatto con Zendeli: il pilota tedesco deve farsi un giro intero con la gomma distrutta e il danese si prende 10 secondi di penalità.

“E fin qui che è successo di straordinario?” Eh…abbiate pazienza.

Lundgaard sconta la penalità in pit lane durante la safety car e con i razzi che ha nel posteriore passa secondo sotto la bandiera a scacchi.

Parco chiuso, si festeggia o forse no. Appena sceso scopre che non poteva scontare la penalità in quel modo e gli vengono aggiunti i 10 secondi all’arrivo. Christian confuso (e arrabbiato) come non mai va a chiedere a tutti, pure alla nonna, perché ha perso il podio.

Sul podio fisico ci sono saliti il vincitore Piastri, seguito da Zhou e Daruvala (che avevano concluso rispettivamente terzo e quarto). Qualche ora dopo l’universo torna al suo equilibrio e giustizia è fatta: il podio è Piastri, Lundgaard e Zhou.

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From: formula2.com

Gara 3

Se pensate che le gare precedenti siano state caotiche ora vi facciamo cambiare idea.

L’evento più triste della gara è l’estintore che si accende senza alcun bisogno al rookie Gianluca Petecof. L’estintore, avete letto bene. Per due anni di fila dei gentilissimi pezzetti di pneumatico hanno attivato la leva prima nella vettura di Mick Schumacher e due mesi fa in quella del pilota brasiliano. Per fortuna che la statistica era un episodio ogni 10 anni. Meglio rifare i calcoli…

La direzione gara nel corso del weekend si è sempre fatta sentire dando penalità a destra e manca, ma in questa gara si è superata. Cinque penalità assegnate nel giro di due minuti. Prossimamente in tutte le sale cinematografiche del mondo “Piovono penalità”.

Il momento che più ci ha fatto impazzire è stato il contatto tra Ticktum e Piastri a pochi giri dalla fine. Si stavano giocando il podio quando… boom, ghiaia, Oscar fuori, Dan resta dentro e conquista il secondo posto. Nessuna penalità, incidente di gara ma tanto dispiacere per l’aussie che con il podio avrebbe concluso il suo primo weekend in modo eccellente. Sarà per la prossima volta, meglio un ritiro piuttosto delle disavventure con il DRS della scorsa stagione…

L’ordine di arrivo della terza lunghissima gara è Zhou, Ticktum e Lawson. E il vincitore del weekend è sicuramente Zhou: pole position, un podio, una vittoria, la leadership del mondiale e…

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From: formula2.com

Un primo segnale che lui quel sedile in Alpine lo conquisterà. “Che c’entra la Formula 1, non stavamo parlando di Formula 2?”

Avete ragione ma il ritiro per la carta dei panini di Alonso nel Gran Premio dello stesso round ha scatenato i social: chi ci ha infilato quella carta nella vettura? Sembra sia stato proprio Guanyu, magari aiutato da qualche altro pilotino Alpine… (si scherza ma i piloti ci hanno dato tantissime prove con cui pensare male).

Concludiamo il nostro “viaggio” assegnando l’ambitissimo Premio Sfiga a * rullo di tamburi * Jüri Vips ovviamente! Che ne dite se facciamo una colletta e gli regaliamo un viaggio a Lourdes? Medjugorje? Qualsiasi posto che possa togliergli la sfortuna di dosso. 

L’ultima cosa che è doverosa sapere sono le classifiche: in testa alla classifica piloti, come già anticipato, regna Guanyu Zhou seguito da Lawson e Daruvala. La classifica team invece è guidata da Carlin Racing, seguono Uni-Virtuosi e i campioni in carica della Prema Racing.

Siamo ritornati a destinazione! Il secondo round del campionato di Formula 2 si svolgerà questo weekend a Monaco e come sempre qui a Multiformula vi terremo aggiornati ogni secondo!

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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