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F2 a Imola: la sprint race “silenziosa” di Armstrong

Vittoria del neozelandese in terra italiana, doppietta Prema sul podio

Dopo la Sprint Race di Formula 1, non vi eravate mica dimenticati della Sprint di Formula 2, vero?

Se così fosse, Mult1formula vi dà l’opportunità di recuperare ogni momento importante dei 25 giri appena conclusi nei prossimi paragrafi!

Una (non) partenza infelice

A scattare dalla pole position è Logan Sargeant, pilota del team Carlin, che ha concluso le qualifiche del venerdì in decima posizione, guadagnandosi così l’onore di aprire le danze dal palo. Subito dietro di lui, un agguerrito Marcus Armstrong a caccia del successo, seguito da Jehan Daruvala.

L’azione, però, non aspetta i semafori: Cordeel, infatti, perde il retrotreno nel giro di ricognizione per arrivare in pista e per lui la gara non inizia nemmeno.

Purtroppo per Sargeant, anche la sua (reale) partenza è da film horror: l’americano fa pattinare troppo le gomme e si lascia infilare da tutti i suoi più prossimi avversari. Armstrong ha la meglio e prende subito la prima posizione, seguito dal duo Prema Daruvala e Hauger e da Nissany, in quarta posizione.

Subito safety car: scontro Beckmann-Novalak

Al Tamburello, ecco il dramma: Beckmann si gira in pista a causa di un contatto con Novalak. Fermo nella ghiaia, il pilota tedesco è costretto al ritiro mentre il francese rientra ai pit per cambiare l’ala anteriore, tornando in pista dietro a tutti. Sfortunatissimo, nel frattempo, Vips si ritrova diciannovesimo, al polo opposto del suo compagno di squadra che invece siede in prima posizione.

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Calma e tranquillità sulla riva del Santerno

Durante tutta la gara i piloti gestiscono le gomme come meglio possono. Non avendo avuto tempo nelle prove libere del venerdì per capire fin dove possono spingere per poterle conservare fino alla fine, nessuno vuole rischiare.

La safety rientra al 5 giro, Armstrong dà lo strappo e mantiene la prima posizione mentre subito dietro Daruvala resiste all’attacco del compagno di squadra Hauger. Bel sorpasso, inoltre, quello di Lawson che, senza DRS, supera Iwasa per cominciare la sua rimonta, portandosi in nona posizione.

Drugovich, nel frattempo, passa Boschung, guadagnando la sesta posizione e così fa anche Pourchaire. Poco dopo, però, è proprio il pilota svizzero a fermare la macchina sull’erba a causa di problemi alla monoposto, facendo entrare in azione la virtual safety car.

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Dietro Armstrong, Daruvala e Hauger viaggia un trenino capitanato da Nissany in quarta posizione. Sargeant, Drugovich e Pourchaire rimangono in lotta tra loro, frenati solo dal passo non troppo veloce del pilota israeliano. Sargeant non riesce a trovare lo spunto per passare Nissany, mentre Drugovich osserva la scena da spettatore, ragionando sul da farsi, anche per provare a difendersi dalla colonna di piloti formatasi alle sue spalle.

Davanti, Daruvala prova per tutta la durata della gara ad attaccare Armstrong, ma il neozelandese concede molto poco e lo mantiene abbastanza lontano da poter gestire la sua prima posizione.

Situazione invariata

Nelle tornate finali, Hauger si riavvicina leggermente ai tempi di Daruvala, mentre l’indiano comincia a spingere davvero per cercare di arrivare a Armstrong, non riuscendoci. L’azione che chiude la gara è il sorpasso, al 24esimo giro, di Drugovich che si sbarazza di Sargeant e mette al sicuro la sua prima posizione in campionato raggiungendo la quinta posizione.

Ed è così che Marcus Armstrong torna a vincere, seguito dai due piloti Prema che riscattano così le opache prestazioni dei primi round. Per Marcus, la gara è stata tutt’altro che semplice però!

Nelle interviste post-gara ha dichiarato infatti che la radio non funzionava, perciò, per capire la posizione di Daruvala appena dietro di lui, guardava lo schermo posto accanto alle tribune!

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Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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