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Un tuffo nell’aerodinamica capitolo VIII

Siamo nell’anno 2000, un’annata che ha trasformato non solo la nostra vita quotidiana, ma anche il mondo della Formula 1. In questa nuova stagione , dopo 4 anni di cocenti sconfitte contro la McLaren, la Ferrari vuole portarsi a casa quel titolo piloti che le manca da ormai 21 anni. Allo stesso tempo, il team è intenzionato a bissare quello costruttori dell’anno prima. La protagonista di questa stagione di rivincita è la Ferrari F1-2000.

La F1-2000 di Schumacher
Ferrari F1-2000 di Michael Schumacher anno 2000 (source snaplap.net)

Tecnica della vettura

La quarantesima monoposto costruita dalla Ferrari è considerata come una tra le più innovative mai realizzate dalla scuderia Italiana . Alla presentazione della F1-2000, Schumacher dichiarò espressamente, in italiano, che non voleva altro che la vittoria mondiale. Dal punto di vista tecnico la vettura era un’evoluzione della precedente. Il motore denominato tipo 049 è stato rivisto completamente dai tecnici Ferrari, a partire dall’angolazione delle bancate portata a 90° per appiattire la parte posteriore della vettura il più possibile. In tal modo si sarebbe raggiunta una erogazione di 790cv a 17.600rpm, seconda solo al propulsore Mercedes che ne erogava 820. Il telaio, realizzato in materiali compositi con una struttura a nido d’ape, ospita anche un cambio a 7 marce più retromarcia comandato elettronicamente. Come sospensioni la Ferrari utilizza delle push-rod più terza molla aggiuntiva.

Le “scappatoie” di Byrne

Come conseguenza del motore più basso, la forma aerodinamica della monoposto è notevolmente abbassata e la sezione frontale risulta essere molto più stretta rispetto alla vettura degli avversari. Il muso è mantenuto alto per nutrire sempre in maniera abbondante il diffusore posteriore. Bisogna, inoltre, sottolineare che il progettista è dovuto a ricorrere a delle “scappatoie”, nel rispetto delle misure imposte dal regolamento FIA. Si trattava di espedienti molto semplici ma necessari per non incorrere in sanzioni.

dettagli della F1-2000
La piccola pinna disegnata da Byrne a lato casco (source CharityStars)

In primis, all’altezza delle protezioni per il casco del pilota, sono state ricavate due nervature verticali per raggiungere le misure di regolamento e mantenere la penetrazione aerodinamica ottenuta. In secondo luogo, le pance laterali sono state ridisegnate in funzione di flussi d’aria più puliti e diretti al retrotreno. Infine, i due profili aerodinamici posti davanti alle ruote posteriori, sono stati utilizzati sia per generare carico verticale, ma anche come sfoghi dell’aria calda dall’interno del cofano motore, favorendo così il raffreddamento del propulsore.

La stagione della consacrazione

Sulla carta era evidente una netta superiorità tecnica della F1-2000, confermata nei primi 3 GP della stagione, terminati con 3 vittorie della Ferrari. All’arrivo del Circus in terra inglese, la situazione cambia. A Silverstone la McLaren vince con Coulthard davanti ad Hakkinen. Stessa storia in Spagna, dove nonostante la prima pole stagionale di Schumacher, le rosse non vanno oltre il terzo posto. Con questo risultato, il vantaggio nella classifica costruttori si assottiglia. In occasione del GP in Germania al Nurburgring, le rosse precedono di soli 7 punti le frecce d’argento, mentre nella classifica piloti, il tedesco della Ferrari ha già un vantaggio di 14 punti sul campione in carica Hakkinen, più ampio ma non sicurissimo. Il Gran Premio si concluse con la vittoria di Schumacher davanti ad Hakkinen e Coulthard, con Barrichello autore di una spettacolare rimonta fino al quarto posto.

Il sorpasso che ha fatto la storia

Siamo a SPA, il pilota tedesco della Ferrari è al comando inseguito da Hakkinen. Al 41° giro, al momento del doppiaggio del pilota della BAR-Honda, Riccardo Zonta, il finlandese sfrutta la scia del tedesco fino all’ultimo momento per poi spostarsi all’ultimo nella direzione opposta al pilota della rossa. Così facendo, Hakkinen “sparisce” dagli specchietti di Schumacher e ricompare esattamente alla sua sinistra prendendo la testa della corsa con una manovra esemplare.

La fine di una lunga pena

Arriviamo in Giappone al circuito di Suzuka, con la prima fondamentale “palla goal” per il pilota tedesco. Schumacher conquista la pole per 9 millesimi di secondo su Hakkinen, ma il duello era appena cominciato. Al via della gara il finlandese brucia il ferrarista e allunga. La strategia del team italiano nel primo stint si rivela la più efficace. Prima della partenza sulla monoposto del Kaiser viene caricato più carburante rispetto alla McLaren di Hakkinen. Per questo motivo il team Ferrari ritarda la prima sosta per poi nelle successive, caricare meno carburante come se fossero in qualifica. Dopo molti giri vissuti con il fiato sospeso, alle 16:03 (ora di Suzuka) termina il Gran Premio e la gioia della Scuderia e dei tifosi è incontenibile. Dopo 21 anni di astinenza, Ferrari si aggiudica il titolo piloti.

La F1-2000 trionfa a Suzuka
Schumacher che sfila sotto i suoi uomini (source StadioSport.it)

Nel prossimo articolo vedremo una ricerca del downforce spinto al limite. Alla prossima!

Nicolò Galiazzo

<strong>N</strong>ato per essere un carmaniac

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