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Ferrari Driver Academy tra luci e ombre

La Ferrari Driver Academy, più generalmente nota come FDA, è una delle più recenti tra le Academy che hanno come scopo quello di formare i giovani talenti, nella speranza di portarli in futuro in Formula 1. Nonostante i suoi “soli” 13 anni di vita, la FDA è riuscita a far approdare nella categoria regina ben sei piloti dei 24 che ne fanno parte o hanno fatto parte in passato. È vero, solo un quarto ha raggiunto il proprio scopo, però, considerando la percentuale dei piloti delle altre Academy che non sono approdati in F1, quella della FDA è la più bassa, dopo Mercedes e McLaren.

6 piloti in F1 e uno solo in Ferrari

Purtroppo di questi sei piloti, solo uno è diventato pilota della Scuderia Ferrari, Charles Leclerc. Fatta infatti eccezione per Jules Bianchi, il primo a essere ingaggiato dalla FDA, che ha continuato a lavorare come collaudatore per la Ferrari fino alla sua morte giunta prematuramente, gli altri quattro piloti sono stati quasi tutti ceduti alla concorrenza.

Sergio Pérez è stato il primo pilota dell’Academy ad arrivare in Formula 1, ma anche il primo a dover uscire dal programma per un contratto con un’altra scuderia: la McLaren.

Anche Lance Stroll e Guanyu Zhou, oggi piloti, rispettivamente, di Aston Martin e Alfa Romeo, hanno dovuto interrompere il contratto con la Ferrari, mentre sembra che Mick Schumacher porrà fine al suo proprio al termine di quest’anno.

Ferrari Driver Academy
www.gazzetta.it
Non solo talenti ceduti, ma anche sprecati

Il problema di fondo delle academy, non solo di quella Ferrari, è che molti piloti che hanno dimostrato di avere talento non sono riusciti a trovare un posto in Formula 1 e, in alcuni casi, neppure a fare un salto di qualità.

Basti pensare, ad esempio, a Marcus Armstrong o a Callum Ilott, entrambi non più membri della Ferrari Driver Academy, che non sono riusciti a esordire in Formula 1, con il primo a correre per il terzo anno in F2 e il secondo a essere impegnato nella IndyCar.

Non solo, la stessa sorte è toccata anche a Giuliano Alesi e a Gianluca Petecof, usciti dal programma nel 2021, e ora impegnati uno nella Super Formula in Giappone e l’altro in Brasile nella Formula 3 Regional.

Un’eccezione è quella che riguarda Robert Shwartzman e Antonio Fuoco, che sono rimasti nel programma e sono riusciti anche a diventare rispettivamente test driver e terzo pilota per la Ferrari. Purtroppo, però, la loro carriera in Formula 1 si è momentaneamente conclusa lì: Shwartzman non ha ancora ottenuto un posto nella categoria maggiore e Fuoco si sta invece impegnando nel WEC.

Ferrari Driver Academy
@Ferrari

È necessario, dunque, che le Academy subiscano una profonda modifica, basandosi magari non tanto sulla quantità ma sulla qualità, garantendo anche a quei giovani talenti che sono presi sotto la loro ala di riuscire effettivamente ad approdare nel mondo del Motorsport e di non rimanere nelle categorie propedeutiche.

Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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