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Formula 2: Feature Race all’ItalianGP

Vince Piastri dalla pole position, il ballo delle safety car “premia” anche Zhou e Ticktum

La domenica del Gran Premio d’Italia si apre con l’ultima delle tre gare del weekend di Formula 2. La feature race di 30 giri va in scena sotto il sole di metà settembre che illumina la prima casella della griglia, quella del poleman Oscar Piastri.

Una gara pazza, piena di colpi di scena, sorpassi, battaglie e purtroppo anche ritiri dolorosi. Multiformula è qui per raccontarvi i momenti salienti di una gara mozzafiato.

(Photo by Lars Baron/Getty Images)
GARA DI SAFETY CARS

La feature race nel tempio della velocità è stata un susseguirsi di bandiere gialle e safety cars. Dopo la partenza pulita da parte di tutti i piloti, ecco che a metà del primo giro la Mercedes rosso fiammante era già entrata in scena! Un testacoda di Samaia, perciò, interrompe subito lo spettacolo. Ma non è stato il solo

Al giro 8 la safety car riappare e rimette tutti in riga a causa dei problemi sulla Hitech di Juri Vips. Il pilota estone, ancora prima del contatto fortuito con Dan Ticktum, si ferma nel bel mezzo della pista ed è perciò stata necessaria una safety per poter mettere in sicurezza pilota e monoposto. Nel frattempo, anche Sato abbandona la gara dopo che la sua monoposto si è spenta nel tentativo di accelerare in regime di safety car.

Liam Lawson, purtroppo, non è stato da meno e, all’inizio del 23esimo giro, è costretto a fermarsi in prossimità dell’uscita della pit lane. Il motivo? Anche stavolta si è azionato l’estintore della sua monoposto senza che il pilota potesse farci nulla. Viene chiamata quindi la terza safety car della gara per recuperare lo sfortunato neozelandese e la sua Hitech.

Infine, durante il penultimo giro della gara, un altro incidente rende necessaria la safety car. Sì, ancora.

Un contatto tra Beckmann e Viscaal mette fuori gioco entrambi i piloti, fermi in pista, e fa entrare la quarta safety car della mattinata.

E’ proprio dietro di essa che tutti i piloti rimasti in gara tagliano la linea del traguardo, senza possibilità di tentare un nuovo sorpasso per migliorarsi.

SORPASSI E CONTROSORPASSI

La terza gara del weekend è stata all’insegna dell’attacco. Abbiamo infatti potuto assistere a meravigliose manovre e staccate in prossimità dei punti più difficili della pista da parte dei talentuosi piloti della griglia di Formula 2 di quest’anno.

Citandone alcuni, è doveroso parlare del sorpasso di Lawson su Zhou subito dopo la prima ripartenza lanciata, in cui il neozelandese prende la traiettoria interna alla seconda chicane e sopravanza in seconda posizione ai danni del cinese.

Al giro 11 invece è lotta aperta tra Daruvala e Zhou, che nei giri seguenti “litigano” per la posizione, compiendo manovre al limite. Infatti, in un primo momento è Daruvala a provare il sorpasso nello stesso punto di Lawson in precedenza senza riuscirci, venendo addirittura spinto fuori da Zhou che passa e ringrazia. Nel giro successivo invece l’indiano restituisce al diretto interessato la piccola spinta del giro precedente.

Infine, se è nella prima parte di gara che Oscar Piastri riesce a superare in pochi giri tutti i piloti che ancora non avevano effettuato il pit stop, è invece sul finale che Dan Ticktum tenta una rimonta incredibile dopo il cambio gomme, passando dalla settima posizione alla terza con addirittura un momento di paura in cui ha perso il posteriore della sua monoposto!

QUESTIONE DI PIT STOP

E’ proprio la sosta ai box che ha giocato un ruolo fondamentale nella gara di questa mattina.

Dopo la safety car dell’ottavo giro, quasi tutti i piloti in pista hanno deciso di cogliere l’occasione per effettuare il proprio cambio gomme. Tutti tranne Dan Ticktum, Christian Lundgaard, Marcus Armstrong e Alessio Deledda.

I quattro, infatti, hanno deciso di non rientrare e di portare avanti la loro gara sperando di poter acquistare un maggiore vantaggio nella lotta alla zona punti e al podio.

Se per gli ultimi 3 è stata una gara tutt’altro che semplice da quel momento, Dan Ticktum si è davvero scatenato. Diventato leader della corsa, l’inglese ha mantenuto la sua posizione nonostante il degrado dei suoi pneumatici, sapendo che se fosse rientrato si sarebbe ritrovato lontano dal podio e dalle posizioni che contano. Mentre i giri passavano, Ticktum sperava nella safety car che avrebbe giovato alla sua classifica e, al giro 23, i suoi desideri sono stati esauditi.

Ma si sa, la safety car dà e la safety car toglie!

Infatti, nella sua furiosa rincorsa per la vittoria negli ultimi giri della gara, è proprio un’altra safety a frenarlo e a costringerlo al terzo gradino del podio!

(Photo by Clive Mason via Getty Images)
IL PODIO: PIASTRI FESTEGGIA SUL GRADINO PIU’ ALTO

Alla conclusione dei 30 giri, è Oscar Piastri a passare per primo sotto la bandiera a scacchi! La sua è stata una gara dominata fin dalla partenza, nella quale ha saputo gestire con maturità ogni difficile ripresa dopo l’interruzione delle safety car. L’australiano vince così la sua prima feature race in Formula 2, allungando in campionato sul secondo classificato, Guanyu Zhou, secondo anche sul podio di Monza. Infine, sale sul terzo gradino Dan Ticktum, un po’ dispiaciuto visto il forte passo gara della sua Carlin.

(Photo by Joe Portlock via Getty Images)

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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