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GP d’Italia | Gara 1 Formula 2

Vittoria combattuta per Pourchaire, accompagnato sul podio da Zhou e Lundgaard.

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Sono le 8:50 (CET) a Monza, e la Formula 2 scende in pista per la prima gara dopo un’interminabile pausa estiva. La pioggia caduta nella notte ci regala una pista notevolmente più fredda rispetto alle due sessioni del venerdì: starà dunque ai piloti cercare di commettere il minor numero di errori possibile.

I piloti si dispongono in griglia per questa prima gara sprinti da 21 giri. Le qualifiche di ieri hanno assegnato la seconda pole consecutiva nella feature race a Piastri.

Oggi è Beckmann a partire dalla prima piazza accanto alla Hitech di Vips. A seguire abbiamo Ticktum e Pourchaire, con il contendente al titolo Zhou che parte in ottava posizione al fianco di Lawson. Subito dietro di loro troviamo la Carlin di Daruvala e l’attuale leader della classifica Piastri. Non possiamo che definire deludente invece la prestazione in qualifica di Zendeli e Shwartzman, che per un soffio restano fuori dalla top 10 e partono così dalla undicesima e dodicesima posizione.

Weekend cominciato malissimo invece per il team DAMS, che fin dalle libera riporta problemi tecnici su entrambe le vetture, arrivando addirittura a dover sostituire il motore di Nissany. I pochi giri nelle prove libere hanno dunque portato ad una qualifica da dimenticare per la squadra, che proverà a recuperare posizioni nella gara di oggi.

Scaldate i motori…

Ed è fumo bianco quello che vediamo uscire nel formation lap dalla monoposto di Jake Huges, appena subentrato per sostituire Matteo Nannini alla guida della HWA Racelab. Il britannico non riesce a partire in tempo, e ciò vuol dire una cosa soltanto: partenza obbligata dalla pitlane.

Il resto dei piloti prende posto in griglia. Si spengono i semafori nell’autodromo.

Ottima la partenza di Vips e Beckmann che prendono il via. Dietro di loro però in curva 1 abbiamo un contatto fra Fittipaldi, Armstrong (munito della sua solita dose di sfortuna) e Sato, che va lungo e finisce allo slalom. Armstrong è costretto a fare un pit stop. Dopo un giro anche Fittipaldi rientra ai box e battezza l’approdo in categoria con un ritiro e una penalità di 5 secondi (perché in fondo non si sa mai).

Le acque però non restano calme per molto. Al secondo giro Pourchaire ha un leggero bloccaggio dopo un tentativo di sorpasso ai danni di Ticktum, che cercando di evitare il rookie francese viene colpito da Drugovich.

Safety car, posizioni congelate e amaro ritiro per Ticktum. Il brasiliano al quarto giro rientra ai pit per cambiare il naso danneggiato della propria vettura. Tuttavia i commissari lo archiviano come incidente di gara, nessun’investigazione necessaria.

Siamo al settimo giro e la lotta fra i rookies Pourchaire e Lawson si fa sempre più accesa. Un contatto fra i due danneggia l’ala anteriore del pilota RedBull, che si sfoga apertamente nel team radio.

Ma siamo solo a un terzo della gara.

Le battaglie ruota a ruota si fanno sempre più intense giro dopo giro. Shwartzman respinge con forza l’attacco di Piastri, facendo leggermente uscire di pista il compagno di squadra. L’australiano perde così la posizione su Nissany ed ingaggia una battaglia serratissima con Daruvala, che deve rientrare per cambiare in extremis uso e gomme.

Nelle prime posizioni invece Pourchaire non lascia un briciolo di respiro a Beckmann, che sotto pressione sbaglia e va lungo. Théo guadagna così la seconda posizione e si porta agli scarichi di Vips in seconda posizione.

In tutto ciò la commissione gara decide di rifilare a Shwartzman 5 secondi di penalità per la mossa sul compagno di squadra.

Siamo solo al nono giro, ed ecco che Samaia si ritira, e Nissany si ritrova fermo all’uscita dell’Ascari dopo un vistoso 360.

Virtual Safety Car. Decimo giro ed è tempo di pit stop per Verschoor che si ritira ai box.

Pourchaire è inarrestabile.

Prende la leadership della gara, così Vips deve difendersi dagli attacchi di Zhou, a sua volta seguito da Schwartzman. L’Estone però commette un errore e va lungo, Guanyu si trova così in seconda posizione. E mentre la Prema numero uno si trova al terzo posto, il russo deve fare i conti con i 5 secondi di penalità.

Il giro veloce del pilota ART lo porta a scavare un solco di sei secondi dagli avversari.

Lundgaard, suo compagno di squadra, invece ha recuperato dalla 19esima posizione fino ad arrivare alla quarta, superando un Vips ormai allo stremo delle forze.

In tutto ciò Sato, che è ben 5 giro indietro rispetto al leader, si gira completamente alla seconda variante.

Le gomme iniziano a perdere grip, e al diciannovesimo giro Zendeli perde il controllo della vettura ed esce nel secondo settore.

Bandiera a scacchi.

Passano Pourchaire, Zhou e un magistrale Schwartzman, che per la penalità perde il podio a favore del danese Lundgaard e si classifica sesto.

Théo si lascia andare ad un liberatorio “grazie ragazzi!” dopo la seconda vittoria della stagione.

Vittoria anche per Alpine che piazza ben due piloti sul podio, entrambi autori di una gara eccezionale.

Ci lasciamo con la marsigliese che risuona nell’autodromo per celebrare Théo Pourchaire, il giovane talento francese, col sorriso stampato in faccia dal gradino più alto del podio.

Giulianna Faliero

I've always been passionate about motorsport and Mult1formula allows me to share this passion of mine. Here I write mostly about Formula 2 and Formula 3 for both our Italian and international articles.

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