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L’Evento della Domenica: l’umanità del gigante

Siamo nella fase conclusiva di questa lunghissima stagione 2021. In Messico la Red Bull è arrivata come favorita, ma il sabato delle qualifiche è riuscito a rimescolare le carte, portando entrambe le Mercedes in prima fila. Verstappen sembrava così chiamato ad un’impresa non impossibile, ma sicuramente difficile. La domenica però, si sa, è tutta un’altra storia. Ed oggi i pronostici sono nuovamente tornati a favore dell’olandese.

Analizziamo insieme il gran premio del Messico.

Dietro ad Max che esulta c’è un Lewis che crolla

Hamilton non l’ha mai nascosto. Alla domanda “Qual è stata la stagione più difficile per te?”, Lewis ha sempre risposto “Quest’anno”. Perché sì, è vero, è difficile confrontarsi con un giovane affamato come Max Verstappen. È difficile riuscire a confermarsi il pilota più vincente di tutti i tempi, spezzando pure il paragone con Schumacher dei 7 titoli iridati. Ed è ancor più difficile quando l’avversario sembra effettivamente averne di più.

La pole di Bottas e la seconda posizione conquistata il sabato avevano senz’altro tirato su l’umore di Lewis Hamilton e quello di Toto Wolff. Una partenza eccezionale di Super Max, però, ha mandato tutto in frantumi. L’olandese ha dato prova della sua superba bravura: acclamato dalla folla, il Leone vede il titolo ancor più vicino.

Adesso il distacco tra i due contendenti è di 19 punti e, a sole 4 gare dalla fine, iniziano ad essere significativi. Così, dietro ad un Verstappen che esulta davanti allo stadio scalmanato di Città del Messico, c’è un Lewis Hamilton che si toglie i guanti, sfila il volante dalla macchina e sussurra alla radio: “Ho dato tutto, ma non avevamo il passo“. Con la visiera ancora abbassata esce dall’abitacolo. Nella sua fragilità dimostra la sua umanità. Ora, anche lui, da super campione, sa cosa vuol dire perdere contro un giovane che in quel momento sembra toglierti tutto. E, in queste ultime gare, lo sta comprendendo sempre meglio.

Alla fine c’è ancora tempo. Lui in primis sa quanto uno sport come Formula Uno possa essere incredibile: basta poco e quel bilancio potrebbe nuovamente ribaltarsi a suo favore. Ma oggi, forse più che mai, quel secondo posto pesa come un macigno.

Disaccordi in casa Ferrari

“Questa stagione l’unico obiettivo è il terzo posto, non ci sono rivalità tra i piloti, solo collaborazione e un buon spirito di squadra.”. Erano state più o meno queste le parole di Binotto ad inizio stagione, presentando il nuovo arrivato Carlos Sainz e confermando Charles Leclerc alla guida della Rossa. Eppure, a poche settimane dalla fine, qualcosa si è mosso nei box di Maranello.

Sainz chiede che Charles gli ceda la posizione, accusando il monegasco di star facendo degli errori che lo rallentano. La richiesta viene inoltrata al monegasco, ma cala il gelo. Leclerc sembra non sentire e la comunicazione si interrompe.

Bruno HQ via Twitter

Carlos Sainz quest’anno ha stupito: nessuno si aspettava che lo spagnolo riuscisse ad adattarsi ed ambientarsi in Ferrari così tanto velocemente da risultare quasi immediatamente competitivo. Un toccasana per Maranello, considerando il disastroso 2020, forse un po’ meno per Charles, portato ad alzare l’asticella ulteriormente. Su carta è stato Carlos ad intascare più podi, ma il monegasco rimane superiore in termini di qualifiche e punti (precisamente 8) nel campionato piloti.

Negli ultimi giri della gara Leclerc supera nuovamente Sainz, tagliando il traguardo in quinta posizione. Una Ferrari, quella del Messico, da cui forse ci si aspettava di più, ma almeno, per adesso, l’obiettivo d’inizio stagione della scuderia italiana sembra essere raggiunto: la Rossa parte per il Brasile con il terzo posto in tasca nei costruttori.

Checo Perez è l’idolo di casa

Il Messico, casa sua. Ed i messicani lo aspettavano a braccia aperte. Questo fine settimana è Checo l’idolo di casa: lo dimostrano le tribune piene, gli striscioni, i cori implacabili, il premio “Driver of the Day” conquistato. E così, davanti alla sua gente, Sergio Perez conquista un buon terzo posto, che permette alla Red Bull di rimontare anche in classifica costruttori.

Checo Perez, compagno scuderia di Verstappen, in Messico
Bruno HQ via Twitter

In fin dei conti, non si può dire che Perez non stia facendo il suo: durante la stagione ha senz’altro avuto difficoltà, ma in queste ultime gare si sta rivelando più che fondamentale per il team austriaco. E così sotto le grida dei compaesani Checo abbraccia il suo tenero figlio, mentre il padre corre per la pista, matto per la felicità, sventolando la bandiera messicana. Ai box lo aspettano anche la moglie ed il resto della famiglia. Due immagini emozionanti, pensando anche al fatto che, un anno fa, la stagione 2020 sembrava essere la conclusione dell’esperienza di Perez in Formula Uno.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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