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“Tutto finisce in una samba… ma solo per Hamilton”

Inchino alla più leggendaria rimonta della storia

Una delle poche certezze nella vita è che la rimonta che Lewis Hamilton ha attuato nel week-end di questo Gran Premio sarà difficilmente dimenticata. Chi perché ha visto il proprio pilota vincere, chi perché invece lo ha visto arrivare secondo o chi perché semplicemente si è goduto la migliore gara dell’ultimo decennio.

Analizziamo bene per quale motivo, però, Lewis Hamilton è la vera grande sorpresa di questo fine settimana.

rimonta Lewis Hamilton
Copertina

Partiamo innanzitutto dalle qualifiche di venerdì: Hamilton straccia tutti e si mette fin da subito in testa al gruppo, registrando il tempo migliore, che non gli consente, però, di partire primo nella sprint qualifying. La sera stessa, infatti, è convocato dalla FIA per via di una presunta violazione del Regolamento riguardante l’apertura massima del DRS. Alla fine la presunta violazione si dimostra essere non così tanto presunta, anche se “solo” di 0.2 mm, e quindi Lewis Hamilton è squalificato dalle qualifiche e dovrà partire ultimo nella Sprint Race. A ciò, come se non bastasse, si aggiungono anche cinque posizioni di penalità per la sostituzione del motore endotermico. Insomma, a primo avviso sembra quasi un week-end da dimenticare per Lewis!

Eppure il sabato succede qualcosa: la Mercedes del britannico, anche con un’ala improvvisata al momento poiché quella incriminata è in possesso della FIA, sfreccia sul circuito e rimonta dall’ultima fino alla quinta posizione. Lewis Hamilton diventa così l’artefice della quinta rimonta griglia-gara da quando si corre a Interlagos, anche se gli altri piloti avevano avuto a disposizione 68 giri e non soli 24.

La domenica si è nuovamente punto e a capo: Hamilton parte decimo e deve nuovamente ricercare una rimonta. Una delle rimonte più veloci che la mia mente ricorda, tra l’altro. In soli otto giri, infatti, il pilota della Mercedes è già terzo, grazie anche a due Safety Car che gli consentono di avvicinarsi il più possibile alle due Red Bull. Una volta superato Sergio Pérez, è una lotta con il solo Max Verstappen. Dopo molti giri sugli stessi pneumatici sotto continuo effetto del DRS, dopo anche un’escursione per i campi con l’olandese, Lewis Hamilton riesce a concludere un capolavoro di sorpasso. Vince la gara su pista sfavorevole e si porta a -14 punti dal leader, impedendogli il primo match point in Qatar. E ora che la Mercedes gioca, almeno sulla carta, a casa, è bene che la Red Bull si giochi qualche jolly o potrebbe rischiare di perdere il mondiale.

  • rimonta lewis hamilton

Strategia Mercedes

Qualcuno di voi ha per caso compreso quale sia la vera strategia della Mercedes? Perché io, al momento, no. Partiamo innanzitutto dall’ala che violava il regolamento: esattamente a cosa è servito? Si sa che in Formula 1 le illegalità escono, o almeno dovrebbero uscire, fuori subito. La Mercedes cosa si aspettava, che la Red Bull restasse a guardarli contemplando quella bella ala posteriore? Forse Verstappen lo ha fatto e gli è costato anche amaro. Ciò che ha fatto il team tedesco è solo mettere a rischio la gara e il campionato. Una mossa davvero ingenua da parte dei sette volte campioni del mondo.

Parliamo poi della strategia in gara. Valtteri Bottas si è praticamente aperto in radio dicendo che l’avessero sbagliata e che se non avessero commesso errori sarebbe stato un facilissimo 1-2 per loro. Ora, o Norbert Vettel si è infiltrato e li sta sabotando o dubito che una cosa del genere sia ammissibile.

Chi dorme non piglia i… furfanti

La FIA sembra aver non aver ben compreso il significato del proverbio: “Chi dorme non piglia pesci”. Da un lato, dopo aver sequestrato l’ala di Lewis Hamilton, uno dei commissari l’ha dovuto sorvegliare per tutta la notte, senza dormire. Dall’altro, durante la gara, la Federazione non ha potuto investigare l’episodio Hamilton-Verstappen perché mancava l’on-board dell’olandese. Forse il commissario addetto alle investigazioni sarà stato lo stesso che ha sorvegliato l’ala.

Lotta Horner-Wolff

Quando si parla della rivalità tra Red Bull e Mercedes non ci si riferisce solamente a quella in pista, ma anche a quella che avviene costantemente fuori, ma tra i due team principal.

Diciamo che è un po’ tutta la stagione che Horner e Wolff si punzecchiano e non sembrano aver intenzione di smettere. Il team principal della Red Bull, infatti, ha ribadito, anche dopo la squalifica di Hamilton, che la Mercedes fosse illegale, perché è inspiegabile il delta di potenza guadagnato con il cambio di motore. Come risposta, Toto Wolff ha urlato al complotto, perché alla Red Bull è stato concesso di cambiare l’ala posteriore a Verstappen. Insomma, nessuno dei due si sta decisamente risparmiando!

Si è concluso anche questo fine settimana, il secondo del triple-header di questo mese. Questo week-end, infatti, si corre in Qatar, pista, sulla carta, favorevole alla Mercedes. Quest’ultima si dimostrerà in netta superiorità come domenica oppure la Red Bull, forte probabilmente di un nuovo motore, riuscirà a ostacolarla?

Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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