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Indycar Toronto: Quando la strategia è cruciale.

Siamo nel cuore della stagione di IndyCar, all’Honda Indy Toronto dove la giusta strategia ha fatto la differenza e ha causato drammi sul finale. Scopriamo insieme i vincitori e i delusi della decima tappa del campionato NTT Indycar Series!

Si conferma il ritorno della Rahal-Letterman Lanigan Racing

Dopo il sorprendente risultato nel Mid-Ohio con Lundgaard quarto e Graham Rahal settimo, ritrova la vittoria che gli mancava dal 2020 con Takuma Sato. Il danese si è distinto in qualifica in condizioni da bagnato dove non ha mai perso la concentrazione. Ma soprattuto in gara si è tenuto fuori dai guai partendo con le gomme morbide che si riveleranno essere le migliori per la strategia di inizio di gara.

Christian Lundgaard win in Toronto @Indycar

Ho una storia, almeno nei go-kart, di velocità sotto la pioggia“, ha dichiarato Lundgaard. “Ho guidato sotto la pioggia solo una volta con questa vettura, nel GP di Indy dello scorso anno, e non siamo stati competitivi. La vettura Hy-Vee Vivid Clear Rx oggi era presente. Non ringrazierò mai abbastanza questo team“.

Nessuno avrebbe mai scommesso su di loro dopo le prove libere in cui hanno concluso al 16°, 17° e 21° posto. Ma hanno ribaltato tutte le aspettative e sono riusciti a trovare un ritmo sufficiente per brindare con lo champagne domenica.

Christian Lundgaard nonostante sia il più giovane dei piloti RLL sembra avere la maturità giusta e lo spirito adatto per portare ai massimi livelli il team. Dimostra di adattarsi molto velocemente alla monoposto grazie all’enorme bagaglio di esperienza maturata negli anni scorsi in Europa.

Palou non smette di stupire

Che abbia rodato nel modo giusto questo ormai è fuori discussione, ma ha dimostrato ancora una volta che ha un carattere unico. Dopo una qualifica non all’altezza e un problema tecnico in gara ha portato a casa una prestazione solida.

Palou ha trascorso gran parte dell’ultimo terzo di gara alle prese con una vettura poco maneggevole, poiché i danni al muso l’hanno reso sbilanciata. Si è accorto del problema quando una parte dell’ala è uscita dal suo campo visivo.
Il lato destro ha iniziato a scomparire e il lato sinistro ha iniziato a spuntare. Solo gli stickers l’hanno tenuto insieme ” commenta così l’ala anteriore danneggiata all’arrivo al traguardo dopo una difesa fenomenale da parte sua che ha tenuto dietro per 10 giri Colton Herta, Dixon e Newgarden.
La direzione gara non ha ritenuto opportuno mostrare la bandiera, forse grazie per i tempi che non erano pessimi, riuscendo cosi a massimizzare i danni.

Non riesce a conquistare il record di 4 gare vinte consecutivamente ma al contempo riesce a mantenere la vetta della classifica, estendendo ancora il suo dominio a 177 punti di distanza dal suo diretto rivale Scott Dixon.

Dramma del Carburante a Toronto

La gara di IndyCar a Toronto ha lasciato un amaro retrogusto per molti dei piloti, poiché problemi di consumo di carburante hanno compromesso le loro prestazioni e piazzamenti in classifica.

I piloti maggiormente coinvolti sono stati Marcus Ericsson e Will Power costretti a effettuare un pitstop all’ultimo giro che li ha fatti scivolare fuori dalla top 10 , concludendo solo al 11° esimo e 14° posto. Questo risultato consente ad consente di mantenere il quarto posto in classifica, mentre Power è sceso ha perso il suo settimo posto in classifica come risultato diretto del pitstop.

Il principale problema nel caso del Team Penske è stato quello di non comunicare al pilota tempestivamente quanto carburante fosse stato caricato sulla vettura. Nelle dichiarazioni infatti, Power appare sorpreso dello Splash and Go.
« Dobbiamo rivedere tutto questo, non so cosa sia successo. L’auto era davvero buona, la strategia era giusta. Avevo solo bisogno prima di una quantità di carburante molto più alta. Non avevo idea che ne saremmo rimasti senza. »

D’altro canto, anche Josef Newgarden ha avuto problemi con il calcolo del carburante ma fortunatamente è riuscito a risparmiarne abbastanza per finire la gara, fermando la sua auto in pista durante il giro di raffreddamento. Pato O’Ward della Arrow McLaren è stato altrettanto colpito dai problemi di carburante, vedendo svanire le sue possibilità di lottare per la vittoria e finendo all’ottavo posto.

Questi inconvenienti hanno suscitato frustrazione tra i piloti e le squadre, che dovranno ora analizzare attentamente cosa è andato storto e lavorare per evitare che tali errori si ripetano in futuro.


Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.

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