Home » Indycar » Tutto il meglio dell’Indycar 2021

Tutto il meglio dell’Indycar 2021

Chi l’ha vissuta sa quanto sia stata emozionante la stagione scorsa dell’Indycar. Il primo spagnolo nella storia , Alex Palou ha conquistato il titolo iridato con un distacco di ben 38 punti dal rivale Josef Newgarden del Team Penske. Ma andiamo per gradi, riviviamo insieme i 5 momenti che assolutamente devi conoscere della stagione 2021 dell’Indy!

1. L’impresa del team Chip Ganassi Racing
@NTT INDYCAR SERIES

Posizionando tre piloti tra i primi sei della classifica finale, la Ganassi ha fatto qualcosa che solo Roger Penske ha fatto in questa serie dal 2005. Alex Palou ha regalato a Ganassi il suo 14° Titolo con il sesto pilota diverso. Dixon è arrivato al quarto posto e Marcus Ericsson, ex pilota Formula 1 , sesto.

Il trio con motore Honda ha conquistato sei vittorie durante tutta la stagione eguagliando il record totale di vittorie vinte del team detenuto da Dario Franchitti e Dixon nel 2011. Palou ha vinto tre volte (a Barber, Road America e Portland International Raceway), Ericsson due volte (Detroit 1 e dopo l’incidente a Nashville) e Dixon una volta (Texas).

Mai nella storia della scuderia, la Ganassi aveva vinto con ben tre piloti diversi, aggiudicandosi il titolo di miglior team dell’anno.

Con Tony Kanaan che si è qualificato in quinta posizione per la Indy 500, il team di Ganassi ha ulteriormente mostrato il suo dominio nel 2021 ottenendo tutte e quattro le sue vetture nel Fast Nine Shootout all’Indianapolis Motor Speedway. Ad aprire la strada c’era Dixon, che ha conquistato la pole per la quarta volta nella sua carriera.  Palou ha poi condotto 35 giri in gara – il secondo totale della giornata dietro ai 40 di Conor Daly – ed è arrivato secondo dietro ad una strepitosa rimonta di Helio Castroneves.

2. Indy 500 e la vittoria di Castroneves
@NTT INDYCAR SERIES

La gara più attesa dai fan delle quattro ruote americane, la Indy 500 è stata vinta da un arrembante Helio Castroneves, che alla veneranda età di 46 anni conquista la sua quarta vittoria ad Indianapolis,  record assoluto condiviso con AJ Foyt, Al Unser e Rick Mears. Dopo numerosi giri battagliando con Alex Palou è il brasiliano ad avere la meglio alla fine dei 200 giri. Un risultato strepitoso pensando a quando ha vinto la sua prima volta li, ben 21 anni fa.

La vittoria di Castroneves è anche la prima del team Meyer Shank Racing, su monoposto Dallara-Honda. Tutti si aspettavano che fosse un duello tra le nuove leve della categoria, e cosi è stato effettivamente. Prima del colpo da maestro di Castroneves, la vittoria se la contendevano il giovane messicano Pato O’ward della Arrow Mclaren e lo spagnolo del team Ganassi. Ma l’esperienza di Helio ha sbaragliato tutta la concorrenza. Aveva confidato ai suoi cari che questa sarebbe stata la sua ultima partecipazione alla 500 miglia ma dopo il risultato inatteso punta al record assoluto di presenze e alla quinta Indy 500.

3. Il settimo campione più giovane dell’Indycar: Alex Palou
@NTT INDYCAR SERIES

Alex Palou diventa a 24 anni il settimo campione più giovane della storia dell’Indycar solo dopo due stagioni. Il pilota iberico porta in alto per la prima volta la bandiera spagnola nel campionato americano, dopo aver condotto una stagione da pilota navigato, senza mai perdere la concentrazione.

Al contrario del suo rivale O’ward, Palou è rimasto constante dall’inizio alla fine, raggiungendo il bottino di 3 vittorie e 8 podi stagionali. All’ultima gara a Long Beach arriva con un ampio distacco dal secondo classificato e il quarto posto ottenuto gli permette di alzare la coppa finale approfittando del ritiro di O’Ward per vincere un campionato in cui non partiva da favorito.

“Che gara, che anno, che stagione! Ci sono stati momenti in cui mi sembrava tutto un sogno, ma alla fine è tutto vero. Un sogno completato al 100%. Sono orgoglioso di essere il campione e dell’opportunità che mi è stata data.”

Palou ha corso in carriera in Super Formula per due anni, finendo terzo già da rookie. Arriva nel paddock americano nel 2020 con il team DCR ma va subito forte , arrivando a podio nel suo primo anno da rookie. Cosi il team celebre Ganassi non perde tempo e gli offre un contratto pluriennale siglando cosi quello che sarà il successo dell’anno successivo.

4. Pato O’ward , la disfatta
@NTT INDYCAR SERIES

La stagione di Pato O’ward, pilota messicano al volante della Arrow Mclaren era iniziata nel migliore dei modi: conquista la pole position nella prima gara stagionale al Barber Motorsports Park per poi concludere quarto dopo una strategia sbagliata. In Texas arriva la sua prima vittoria in Indycar in un ovale, mostrando tutto il suo talento. Diventa il primo messicano a vincere in Indy dal 2004. Conquista la sua seconda pole position nella prima gara a Detroit dove poi conclude terzo. In gara due conquista la sua seconda vittoria e la testa momentanea della classifica.

Da li però , sia una perdita di perfomance della auto che vari errori commessi dal pilota, costringono Pato alla resa dopo essere primo in classifica a tre gare dalla fine. I grandi risultati non arrivano e conclude la stagione addirittura terzo dietro a grandi risultati con l’eccezione del secondo posto a Madison, chiude la stagione al terzo posto dietro al campione Álex Palou e Josef Newgarden.

5. I rookie celebri
@NTT INDYCAR SERIES

Sarà molto difficile avere di nuovo un gruppo di rookie così di esperienza e di talento come l’anno 2021. Iniziamo da Scott McLaughlin che ha vinto il premio NTT INDYCAR SERIES Rookie of the Year.

McLaughlin ha guidato per il Team Penske ed è arrivato secondo al sei volte campione della serie Scott Dixon nella sua prima gara ovale, la Genesys 300 all’inizio di maggio al Texas Motor Speedway. Quello è stato uno dei suoi cinque piazzamenti nella top-10, di cui tre sugli ovali. E’ stato l’unico rookie ad aver gareggiato in tutte le gare della serie nel 2021. Infatti il secondo classificato, Romain Grosjean, ha disputato solo una degli ovali presenti in calendario nella Bombarito Automotive Group 500 al World Wide Technology Raceway mentre Jimmie Johnson si è concentrato solo sui tracciati e circuiti cittadini. 

Ma ogni rookie quest’anno ha avuto corse straordinarie.

La stagione di Romain Grosjean con Dale Coyne Racing è stata particolarmente forte sul tracciato IMS, dove ha concluso entrambe le gare. Ha anche rimonatato durante il Firestone Grand Prix di Monterey al WeatherTech Raceway Laguna Seca per finire terzo. Queste prestazioni hanno portato Andretti Autosport a confermarlo anche per la stagione 2022.

Jimmie Johnson , il sette volte campione della NASCAR, ha avuto molto da imparare. I suoi progressi con Chip Ganassi Racing sono stati costanti e sicuri, e nella seconda metà della stagione è riuscito ad avere buoni piazzamenti.

Un ultimo riferimento ai piloti entrati in corsa come gli ex della Formula 2 Callum Ilott e Christian Luungard. Ilott ha concluso le ultime tre gare della stagione 2021 con la Juncos Racing cosi da essere pronto per la sua prima stagione intera quest’anno. Luungard invece dopo i test al Barber Motorsports Park ha partecipato al 12° round debuttando sulla terza vettura motorizzata Honda della Rahal Letterman Lanigan. Entrambi avranno l’opportunità di esprimere tutto il loro potenziale tra pochi giorni con la prima gara stagionale.

Pronti a vederli di nuovo scendere in pista? Tenetevi forte perchè questo fine settimana avremo il Firestone Gran Prix di St. Petesburg e noi di Multiformula vi terremo aggiornati su tutto quello che accadrà durante il weekend!

Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto