Ieri sera si sono svolte le qualifiche per il GMR Grand Prix, quinto appuntamento dell’NTT Indycar Series e ottava edizione sul layout Road Course di Indianapolis. Il responso della pista ha confermato lo stato di forma eccelso di alcuni protagonisti, tuttavia le sorprese non sono mancate!
In una giornata mite e soleggiata, la prima sessione di qualifiche ha visto il primo gruppo di 14 piloti darsi battaglia per il Fast Twelve. Nella prima sessione sono riusciti a passare il taglio Will Power, Palou, Rosenqvist, Newgarden, Harvey e Grosjean. Le sorprese in negativo arrivano da Scott Dixon e Rinus VeeKay. Il neozelandese sei volte campione Indycar ha conquistato soltanto l’undicesimo tempo su 14 concorrenti. L’olandese vincitore dell’ultima edizione, invece, ha conquistato l’ottavo tempo a 1 decimo dal tempo di Grosjean e dietro Takuma Sato.

Nella seconda sessione, le sorprese hanno continuato a persistere. Pato O’ Ward è stato il più veloce davanti a Scott McLaughlin, ma ben tre piloti hanno stupito più di tutti. Dal 3° al 5° posto abbiamo visto qualificarsi Christian Lundgaard, Callum Ilott e Conor Daly. I primi due sorprendono in positivo in quanto esordienti, su un tracciato dove hanno già disputato la loro gara d’esordio nel 2021. Daly stupisce per l’eccelsa prestazione fornita dopo un difficile avvio di stagione. A chiudere la top 6 è Graham Rahal, e tutti questi nomi eliminano protagonisti importanti. Prosegue infatti il momento di difficoltà per Andretti Autosport, con Colton Herta e Alexander Rossi fuori dalla sessione finale in settima e ottava posizione. Delusione anche per Chip Ganassi Racing con Marcus Ericsson in nona piazza, mentre Jimmie Johnson chiude la classifica.
Nella sessione per stabilire il Fast Six, Palou è stato il più veloce, con le Arrow McLaren SP che si sono confermate in grande forma, grazie a Rosenqvist 2° e O’ Ward 3°. Ad entrare nella sessione finale sono state le due Penske di Power e Newgarden, davanti infine al sorprendente Conor Daly. Dietro a loro gli eccellenti Ilott e Lundgaard in settima e ottava piazza, davanti ad Harvey, Grosjean, McLaughlin e Rahal.

Giunti al Fast Six, la sessione finale per stabilire le prime tre file della griglia, la lotta per la pole è stata un affare tra Penske, Ganassi e McLaren. Fino a mezzo minuto dal termine, la prima fila era occupata da O’ Ward e Rosenqvist, ma nel finale sono stati Palou e Newgarden a soffiare loro il primato. Subito dopo è stato Conor Daly a migliorarsi, conquistando un eccellente 3° tempo. Il colpo finale però lo ha dato Will Power, che è riuscito a conquistare la pole position ai danni dello spagnolo campione in carica.

Così è Will Power a conquistare la pole numero 63 della sua carriera, è sempre più vicino a raggiungere il primato di 65 pole position detenuto dal mitico Mario Andretti. L’ultima pole dell’italoamericano risale alla Marlboro 500 del 1993 e detiene il primato per il maggior numero di pole position dal 1986.

La griglia di partenza vedrà dunque in prima fila Will Power davanti ad Álex Palou, con Newgarden, Daly, O’ Ward e Rosenqvist a completare la top 6. A chiudere la prima metà dello schieramento saranno Ilott, Lundgaard, Harvey, Grosjean, McLaughlin, Rahal e Takuma Sato. Nella seconda parte della griglia avremo numerosi protagonisti in difficoltà dal 14° posto in giù ma pronti a rimontare. Colton Herta apre la seconda metà della griglia davanti a VeeKay, Rossi, DeFrancesco, Ericsson, Castroneves e Pagenaud a chiudere la top 20. Solo il 21° tempo per Scott Dixon, davanti a Kyle Kirkwood, Juan-Pablo Montoya, David Malukas, Tatiana Calderón, Dalton Kellett e Jimmie Johnson che completa la griglia.
La partenza del GMR Grand Prix è alle 15 del pomeriggio, ovvero le 21 ora italiana. La corsa sarà visibile su Sky Sport F1 canale 207 con il commento di Matteo Pittaccio e Biagio Maglienti.