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Le qualifiche dell’Honda Indy Grand Prix

La Indycar, al quarto appuntamento stagionale, fa tappa al Barber Motorsports Park di Birmingham, Alabama. Per la prima volta in questo mondiale, la corsa non si tiene né in un tracciato cittadino né in un ovale. Fortunatamente, le regole non cambiano rispetto ai cittadini: dopo i due gruppi, i piloti qualificati competono nel Fast 12 e nel Fast 6. Vediamo che emozioni ci hanno regalato queste qualifiche.

Il Barber Motorsports Park

Gruppo 1 e Gruppo 2 indycar alabama

All’interno del Gruppo 1 parte forte Alexander Rossi, dimostrando di aver risolto i problemi causati da un incidente nelle Free Practice. Nel corso della prova emergono Scott McLaughlin e Patricio O’Ward, che chiuderanno al primo e al secondo posto. Così come successo nel Gruppo 1 a Long Beach, Felix Rosenqvist emerge nella seconda parte della qualifica e si aggiudica il terzo posto, mentre Alex Palou, saldamente in controllo per tutta la prova, si qualifica quarto in scioltezza. Rossi conferma l’ottimo inizio e passa come quinto, mentre, nella bagarre per l’ultima posizione disponibile, Graham Rahal esclude all’ultimo secondo Scott Dixon e Jack Harvey.

Grande delusione per Will Power, tra gli uomini più attesi, che chiude decimo nonostante un buon recupero dai danni causati da un incidente nelle Free Practice. Sorpreso dall’esclusione, l’australiano anticipa che avrà una gara complicata perché “qua non si vince partendo da dopo il nono posto”.

L’incidente di Alexander Rossi

Se il Gruppo 1 è stato relativamente tranquillo, lo stesso non si può dire per il Gruppo 2. Dopo un primo tempo segnato da Hélio Castroneves, a salire in cattedra è Colton Herta, che manterrà il primo posto per la maggior parte della prova. Nel frattempo, quasi tutti i piloti continuano ad entrare e uscire dalla top 6, segno di un Gruppo molto equilibrato. Un duello tra rookies tra Callum Ilott e Christian Lundgaard rischia di finire in un incidente quando entrambi incrociano le traiettorie con Devlin DeFrancesco. Fortunatamente, nessun contatto tra il trio.

Degno di nota anche un altro rookie, David Malukas, il quale si posiziona prima secondo e poi quarto per la maggior parte della gara. Sul finale, tuttavia, è lo stesso Malukas ad anticipare la chiusura della sessione con una bandiera rossa causata da un lungo che lo porta contro il muro. Questa interruzione blocca un giro molto promettente di Lundgaard, e consegna il passaggio del turno a Grosjean, Herta, Newgarden, VeeKay, Ilott ed Ericsson. Scivolone nel finale per Castroneves, che si gira appena prima dell’incidente di Malukas. Il brasiliano, in seguito, dichiarerà che la gara di domani non sarà decisa dalla velocità netta ma dal ritmo.

Fast 12

Similmente al Gruppo 2, tutti i piloti si danno grande battaglia e il risultato finale resta in bilico fino all’ultimo. A complicare la situazione vi è il basso tasso di riscaldamento dei freni causato dal layout della pista, che obbliga tutti i piloti a diversi giri di riscaldamento prima di ottenere buoni tempi. Dopo essersi messo in prima posizione, Herta rientra in pit-lane per aspettare che diminuisca il traffico. Nel frattempo, un ottimo O’Ward si stabilisce in prima posizione dopo dei buoni giri da parte di Palou, Grosjean e Newgarden..

Herta rientra in pista giusto in tempo per farsi annullare il giro da una bandiera rossa: Marcus Ericsson è rimasto bloccato nella gravel trap. A farne le spese sono inoltre Newgarden e Grosjean. Al primo posto si conferma O’Ward, seguito da McLaughlin, Rossi, Rosenqvist, VeeKay e Palou. Il più deluso, paradossalmente, si dimostra Ilott. Nonostante l’undicesimo posto sia un ottimo risultato per un rookie, l’inglese si era detto fiducioso di poter raggiungere la top 10. Tutto sommato soddisfatto, invece, Newgarden, che nella sua intervista ricorda che “dalla settima posizione si può vincere”.

Rinus VeeKay su Instagram

Fast 6 indycar alabama

Dopo una sessione di qualifiche decisamente intensa, la Fast 6 si chiude in modo quasi tranquillo. WeeKay sostituisce Herta nella dominazione dei primi giri, poi O’Ward si insedia temporaneamente al primo posto. Mentre Palou e McLaughlin si contendono il terzo posto, VeeKay risupera nuovamente il messicano sul finale con un giro che lascia pubblico e spettatori senza parole. L’olandese è il quarto poleman diverso in quattro gare..+

Nonostante la delusione per la pole position mancata, O’Ward si dichiara fiducioso nelle sue possibilità di vittoria in gara. Palou, vincitore della scorsa edizione del Barber Grand Prix, difende il terzo posto, mentre McLaughlin si accontenta del quarto. Molta felicità da parte di Rossi per un quinto posto che sembrava impossibile viste le condizioni di partenza. Chiude al sesto posto Rosenqvist, rendendo la Arrow McLaren l’unica squadra con più di un pilota in top 6.

Indycar su instagram

Marco Toccalini

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