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Tony Kanaan: “Tornerò ma da spettatore”

Il ritiro di Tony Kanaan dall‘IndyCar segna un finale epico per il pilota, che ha conquistato l’affetto e il rispetto di fan, colleghi e appassionati di tutto il mondo. All’età di 48 anni niente lacrime, solo sorrisi da parte di Kanaan, che conclude una carriera nell’IndyCar con 389 partenze, 17 vittorie, tra cui l’Indianapolis 500 del 2013, 79 podi, 13 pole position e 4.077 giri al comando in una carriera durata 26 anni.

I primi anni di carriera

La carriera di Kanaan ha guadagnato slancio nel corso degli anni. Dopo aver brillato nella Formula Mondial, ha affrontato la Formula 3, dimostrando ancora una volta la sua velocità e la sua abilità di adattarsi a diverse categorie.

Nel 1998, Kanaan ha fatto il grande salto verso la serie Champ Car negli Stati Uniti. Durante gli anni successivi, ha dimostrato la sua forza competitiva e la sua costanza, conquistando vittorie e risultati di alto livello. Nel 2004, ha raggiunto il culmine della sua carriera in Champ Car, conquistando il campionato e rafforzando la sua reputazione di pilota di classe mondiale.

L’eredità nella IndyCar Series: Con la fusione tra Champ Car e IndyCar nel 2008, Kanaan ha portato la sua esperienza e il suo talento nella nuova serie. È diventato un volto noto nell’IndyCar, catturando l’attenzione per le sue straordinarie prestazioni e la sua personalità affabile. Ha ottenuto numerose vittorie, piazzamenti sul podio e pole position, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione dei suoi rivali e dei fan.

La vittoria della 500 Indy e la promessa al padre

La carriera di Tony Kanaan è stata profondamente influenzata da una promessa fatta a suo padre. Dopo la sua morte, quando Kanaan era ancora giovane, suo padre gli chiese di prendersi cura di sua madre e sua sorella, ma c’era anche una promessa ancora più grande da mantenere: non smettere mai di correre e vincere l’Indy 500.

Questa promessa ha alimentato la determinazione di Kanaan nel perseguire il suo sogno nel mondo delle corse. Ha dedicato anni di duro lavoro, impegno e sacrificio per raggiungere l’obiettivo stabilito da suo padre. Nel 2013, quel sogno si è finalmente avverato, quando Kanaan ha conquistato la vittoria all’Indy 500.

Nel post-gara, Kanaan ha detto: “È per i fan. È per mio padre, che non è più qui, ma soprattutto per tutti voi ragazzi.”

La promessa fatta a suo padre rimarrà per sempre nel cuore di Tony Kanaan come una testimonianza dell’amore e dell’appoggio che ha ricevuto da suo padre e della volontà di realizzare i suoi sogni.

L’ultima apparizione in Indy 500

Quest’anno, alla 107ª edizione dell’Indy 500, è stato l’ultimo saluto di Kanaan ai fan montando sulla n.66 dell’ Arrow Mclaren. Aveva originariamente pianificato il suo ritiro nel 2020, ma è stato ingaggiato dalla Chip Ganassi Racing almeno fino al 2022. Durante l’Indy 500 del 2022, ha dimostrato di essere ancora in ottima forma, raggiungendo un impressionante terzo posto.

Per onorare la carriera di Kanaan e il suo legame speciale con l’Indy 500 e l’IndyCar Series, prima dell’inizio della gara è stato proiettato un video speciale. Il video mostrava Kanaan seduto sugli spalti, scrivendo una lettera d’amore ai fan di questo grande evento. La voce narrante del video era proprio quella di Kanaan, che recitava le parole della lettera, finendo con il pilota che la metteva in una busta e la lasciava sul “Yard of Bricks”.

Kanaan ha concluso la gara al 16º posto tra numerosi ritiri e incidenti, un risultato che è da attribuire al fatto di non essere mai riuscito a trovare l’equilibrio aerodinamico giusto in nessun momento della corsa.

“Sono stato molto aggressivo con l’assetto iniziale della vettura, ma era sbagliato. Poi ho aumentato l’effetto suolo verso la fine della gara ed era ancora sbagliato. È stata semplicemente una di quelle giornate.”

Tuttavia, questa gara gli ha dato l’opportunità di correre per l’ultima volta insieme al suo amico di lunga data, Hélio Castroneves, segnando così la chiusura di un capitolo significativo nella vita di due amici che hanno iniziato la loro carriera nelle corse automobilistiche americane 25 anni fa: Kanaan come campione in carica della Indy Lights e Castroneves come secondo classificato.

“Hélio e io ci siamo battuti per il 15º e il 16º posto sull’ultimo giro come se stessimo lottando per la leadership.” ricorda ridendo il pilota brasiliano.

Nel futuro di TK

Kenaan ha deciso di ritirarsi dall’IndyCar ma non di mettere la tuta appesa ad un chiodo.

Continuerà a competere nelle stock car in Brasile e nella serie estiva di Tony Stewart conosciuta come “Superstar Racing Experience” – una serie simile alla IROC che si tiene sui leggendari short track di tutto il paese a partire da giugno.

Ma la priorità sarà la sua famiglia e i suoi figli: “Sono pronto ad andare. Sono pronto a godermi il tempo con la mia famiglia e farli vivere senza Tony Kanaan, il pilota di corse. Spero che sia emozionante come quello che ho fatto per le ultime due decadi”.

Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.

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