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Ritorno alla Formula 3: Austrian GP

Un salto indietro al round austriaco di Formula 3

L’arrivo dell’ultimo week-end di Formula 3 prima dell’inizio della meritata pausa estiva è ormai imminente. Il Gran Premio di Ungheria sta già bussando alla nostra porta, ma prima di aprirla è necessario ricapitolare quanto successo un mese fa tra i suggestivi paesaggi austriaci. Multiformula vi accompagna anche questa volta nel viaggio a ritroso con destinazione Red Bull Ring!

QUALIFICHE

Il caldo, ma non troppo, nel venerdì di qualifica ha da subito regalato la frase del week-end, ovvero: “Qual è la probabilità di pioggia?”. Avremo sentito questa domanda minimo 200 volte al giorno, perché tutti si sono improvvisati meteorologi, parlando più del meteo che delle macchine in pista!

Volete uno spoiler? Non ha mai piovuto.

Il più veloce sull’asciutto è stato Dennis Hauger, che agguanta la pole position e 4 punti importanti in ottica campionato. Il norvegese adottato dalla Prema guida infatti anche la classifica, oltre alla sua monoposto!

In realtà, Hauger se l’è vista davvero brutta a pochi secondi dalla bandiera a scacchi: Caio Collet aveva fatto segnare un tempo straordinario che l’avrebbe proiettato subito in testa e in pole per la gara di domenica, ma i track limits ancora una volta gli hanno giocato un brutto scherzo. Al sospiro di sollievo di Hauger aggiungiamo quindi quello di disperata rassegnazione di Collet, purtroppo.

GARA 1

Il sabato mattina, come di consueto, abbiamo fatto colazione davanti alla tv con la prima gara del week-end, anche se crediamo non sia stata una grande idea. Con tutti i sorpassi avvincenti e le lotte con il fiato sospeso che ci sono stati, abbiamo davvero rischiato di combinare un disastro con il caffè.

Alla battaglia per il primo posto si sono uniti quasi tutti, e ancora una volta Dennis Hauger ha avuto la meglio. Ebbene sì, partendo dodicesimo con la reverse grid della qualifica, è riuscito a scalare la classifica fino al primo posto, beffando tutti quanti per poter festeggiare insieme al compagno di squadra, Olli Caldwell. Il norvegese, inoltre, ha fatto da spettatore (così come noi) al meraviglioso scontro tra Matteo Nannini, Logan Sargeant (che partiva in pole) e Clement Novalak, tutti desiderosi di alzare il trofeo più ambito e prezioso. Purtroppo, solo uno è riuscito quanto meno ad arrivare sul podio: Logan Sargeant conclude infatti in terza posizione, mentre Nannini e Novalak si buttano fuori a vicenda per la troppa foga a pochi giri dal termine, letteralmente.

Inoltre, la sfortuna ha fatto visita a qualche pilota anche in questa gara. La monoposto di Frederik Vesti ha un momento di indecisione proprio sulla linea di partenza, costringendo il pilota a rimontare dalle retrovie. Ido Cohen conclude la gara dopo poche curve, lì dove la sua vettura l’aveva abbandonato già più volte, mentre per Arthur Leclerc c’è stato tempo anche per una gita nella ghiaia sicuramente non apprezzata.

From: @ FIAFormula3 on Twitter
GARA 2

La tranquillità non è di casa e non lo è neanche in direzione gara. Sono passate svariate ore tra le due gare del sabato, ma i commissari si sono svegliati solo cinque minuti prima dell’inizio. Letteralmente.

Dimenticate i risultati di Gara 1, a parte i due Prema davanti, tutti gli altri sono in posizioni differenti da quelle al transito sotto alla bandiera a scacchi. Comunicare le penalità poco prima di un’altra gara è forse una tecnica per non ricevere lamentele?

Lo tsunami di penalità ha fatto molto piacere a David Schumacher: reverse grid pole e prima vittoria nella categoria, risultato di una gara condotta in modo ottimo, fuori da ogni pericolo.

Formula 3
From: @ davidschumacher_official on Instagram

Per quanto riguarda gli inseguitori, al secondo giro erano già arrivati i primi ritiri; non c’erano mancati per nulla e stavamo bene anche senza. Sempre presente all’appello Logan Sargeant, che con Van der Helm si ritrova fuori pista in direzione vallate austriache.

L’incidente provoca l’uscita della safety car che fa riavvicinare tutte le vetture. Alla ripartenza ne approfitta Crawford che mira a passare Stanek per la seconda posizione finché ci riesce. L’inseguimento verso il leader Schumacher è spezzato però dalla perdita di potenza del pilota americano e conseguente ritiro. In sottofondo potevate sentire le lacrime della direzione gara mentre realizzavano che avevano un altro pilota in meno da penalizzare.

Tanto per non farci mancare nulla anche Correa e Frederick hanno un contatto: JM si vede sfumare una gara fino a quel momento ottima, ma è Frederick ad avere la peggio. Il pilota americano si ritrova con un pollice rotto concludendo così il suo weekend austriaco, il tutto condito da una penalità di tre posizioni in griglia per la prossima gara a cui parteciperà.

Nelle retrovie (ma ad una certa non più retrovie) Arthur Leclerc fa una rimonta eccezionale: da ventisettesimo risale in sesta posizione. La direzione gara che ha paura di dimenticare tutti i piloti decide di condire per bene con le penalità la gara straordinaria del monegasco. Ma a noi non interessa, la rimonta l’ha fatta proprio lui ed era stupenda.

Una rimonta un po’ più modesta è quella del compagno di squadra Hauger che partito non proprio davanti ha concluso ancora a podio. Tanti saluti alla vettura di Martins che proprio all’ultimo ha ceduto regalando il secondo posto a Vesti e il terzo a Dennis, dietro al leader Schumacher.

GARA 3

Eccoci arrivati all’ultima fatica del round austriaco: stanchi noi e stanca anche la vettura di Collet che non vuole partire né nel giro di formazione né alla partenza. Il povero pilota brasiliano si ritrova a farla partire con la forza finendo dietro a tutti. Forse avevano litigato e lei si è vendicata?

Davanti, Hauger cerca di tenere la prima posizione difendendosi da Vesti. Il pilota danese a sua volta deve stare attento a Smolyar che lo sta raggiungendo. Per evitare una lotta a tre per la prima posizione, Vesti passa Hauger e li saluta tutti mettendosi in testa. Dopo qualche giro Smolyar lo raggiunge e lo passa, ma la gloria durerà gran poco. Viene passato da Vesti e anche da Hauger: quel giorno al karma non stava molto simpatico chiaramente.

Non manca all’appello la safety car scesa in pista per l’incidente tra Leclerc, Martins e Novalak, con tanto di spavento incluso nel pacchetto. Chiediamo per favore ai piloti di restare in pista, finita la gara hanno molto tempo per visitare le montagne austriache, non serve scappare. Grazie a chi ci ascolterà.

Per Smolyar non è proprio giornata: si fa passare anche da Caldwell. L’inglese prova a sorpassare anche Hauger, ma il norvegese non molla e si incolla alla seconda posizione.

La terza e ultima gara del weekend ci regala dopo un bel po’ di tempo la vittoria del danese amato da tutti, Vesti, seguito dall’ormai consueto duo Prema Hauger-Caldwell.

CLASSIFICHE

Prima dell’attesissimo premio sfiga concentriamoci sulla situazione campionato. In testa alla classifica piloti c’è sempre lui: Dennis Hauger. Il norvegese resta una certezza, al contrario i suoi inseguitori cambiano round dopo round: questo giro seguono Vesti e Doohan.

Il duo in testa alla classifica team è sempre lo stesso Prema e Trident. La ART Grand Prix ha invece rubato la terza posizione a MP Motorsport. La scorsa volta era davvero troppo presto per dire “Io non lo lascio il posto fisso”.

PREMIO SFIGA

La sfortuna è riuscita comprare il biglietto per l’Austria e si è fatta sentire in ogni centimetro del Red Bull Ring. Ora come non mai assegnare il premio sfiga è difficilissimo, forse andrebbe collettivo a tutta la griglia. Hauger escluso, ovviamente.

Cambiamo metro di giudizio per una volta assegnandolo a chi ci è rimasto più male. E a sorpresa, inaspettatamente, siamo ancora sconvolti perché il premio sfiga va ad un pilota che mai pensavamo potesse riceverlo…

Rullo di tamburi…

Il premio sfiga va a Logan Sargeant.

Se non avete chiuso l’articolo dalla rabbia vi ringraziamo e procediamo ricordando tristemente cosa gli è accaduto. Gara 2 ritiro immediato al secondo giro, ma il vero trauma è arrivato in precedenza in Gara 1.

Prima abbiamo parlato del suo podio, ma non se il risultato fosse rimasto dopo lo tsunami di penalità. Ovviamente non è successo, e il pilota americano si è visto sfumare la sua prima vera gioia della stagione. Sospiro stressato misto a lacrime.

Una foto per ricordare il podio conquistato da Sargeant, almeno sotto la bandiera a scacchi, noi ve la lasciamo.

Formula 3
From: @ logansargeant on Instagram

Il nostro viaggio si conclude qui e la prossima tappa che ci attende è l’Hungaroring, sperando che la sfortuna non sia riuscita a comprare il biglietto anche per l’Ungheria. E soprattutto che nessun pilota rischi di morire di fame com’è successo lo scorso anno ad Oscar Piastri

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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