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IndyCar St. Petersburg: McLaughlin vince la sua prima gara

Scott McLaughlin ha convertito la pole position in vittoria dopo aver tenuto a bada Alex Palou negli ultimi giri pieni di tensione nella gara di apertura dell’ IndyCar 2022 a St. Petersburg.

(Photo by Brian Spurlock/Icon Sportswire via Getty Images)
La partenza

McLaughlin del Team Penske ha fatto una partenza pulita dalla sua prima pole position , ma il compagno di squadra Power, partito con le gomme dure, ha avuto un testacoda uscendo dalla curva finale e ha perso posizioni sia su Colton Herta che su Rinus VeeKay di Ed Carpenter Racing.

La gara ha avuto la sua prima svolta con una caution al giro 25, quando David Malukas al suo debutto in IndyCar ha sbattuto contro il muro all’uscita della curva 3. Impossibilitato a ripartire si ferma al centro della pista.

Quando i box si sono aperti, McLaughlin ha portato la maggior parte dei primi ai box ma non Alexander Rossi.

I primi pit stop

Il nuovo stratega Brian Barnhart ha scelto di lasciare Rossi in testa, l’unico pilota a non essersi fermato ai box. Prima della ripartenza del giro 35, Ericsson ha dovuto scontare un drive through per unsafe release.

Quando la bandiera verde è sventolata di nuovo, Rahal ha superato Herta, e poco più avanti di loro, più avanti nel giro, Palou conquista una posizione su Power.

Rossi ha effettuato il suo pitstop al giro 37 lasciando Dixon, O’Ward e Newgarden nelle prime tre posizioni.

Newgarden è stato il primo dei tre di testa a rientrare ai box per la seconda volta al giro 42 e Pagenaud e Rosenqvist hanno fatto lo stesso un giro dopo. O’Ward ha pittato al giro 48 per sua seconda sosta seguito da Dixon un giro dopo, lasciando VeeKay leader della corsa davanti a Callum Ilott. Subito dietro di loro c’erano i due che si erano gia fermati, ovvero McLaughlin, Palou, Herta, Power, Rahal e Lundgaard.

Herta ha preferito fermarsi subito dopo per evitare di essere messo nella zona di pericolo dove sventolava la bandiera gialla. McLaughlin riesce a rimanere davanti a Palou nel gioco dei secondi pit. Power ha aspettato un giro in piu finendo davanti a Herta che era rimasto bloccato dietro Pagenaud fino a quando il francese non ha fatto la sua ultima sosta al 69esimo giro.

(Photo by Mark Brown/Getty Images)
Secondo giro di pit stop

Un testacoda per Kellett ha spinto O’Ward a rientrare ai box per l’ultima volta, ma non viene data nessuna bandiera gialla poiché il pilota Foyt è stato in grado di rientrare prima di ritirarsi.

Dixon ha fatto la sua terza e ultima sosta e ha ceduto il comando, con McLaughlin che guidava Palou di 2,3 secondi, con Power di altri 4,5 secondi. Quel divario è stato quindi ridotto, tuttavia, poiché a Power è stato concesso un po’ più di potenza e al giro 85, a 15 dalla fine, aveva quel divario a poco meno di tre secondi.

VeeKay era sceso a sei secondi indietro mentre cercava di salvaguardare il suo carburante, ma è riuscito a rimanere davanti a Herta che era nelle sue stesse condizioni davanti a Rahal.

Gli ultimi giri

A 13 dalla fine, McLaughlin è stato trattenuto da Jimmie Johnson , consentendo al compagno di squadra di Johnson, Palou, di avvicinarsi a 0,7 secondi dal leader. Il pilota della Penske ha mantenuto la calma, tuttavia, e al giro 94 il suo vantaggio era tornato indietro di oltre un secondo, aiutato anche dal save fuel che Palou stava mettendo in atto per terminare la gara.

Un giro dopo, tuttavia, è stato McLaughlin a perdere tempo e Palou era solo mezzo secondo dietro di lui. A due giri dalla fine, McLaughlin e Palou erano bloccati dietro il debuttante Devlin DeFrancesco , ma il tre volte campione di Supercars ha tenuto duro fino a diventare un vincitore di una gara IndyCar, ottenendo la vittoria di mezzo secondo.

Will Power ha completato il podio per Penske 1.9 secondi indietro, mentre Herta ha agguantato VeeKay per raggiungere il quarto posto a tre giri dalla fine. Grosjean ha anche realizzato una mossa a fine gara su Rahal e VeeKay per il quinto posto.

Scott Dixon è arrivato all’ottavo posto davanti al compagno di squadra di Chip Ganassi Ericsson, con Takuma Sato di Dale Coyne che ha completato la top 10.

Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.

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