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Ritorno alla Formula 2: Italian GP

Un salto indietro al round di Formula 2 nel tempio della velocità

Di Alessia Di Virgilio e Lucia Emilia Saugo

Qualcuno ha detto che settembre ha sempre il retrogusto della fine e dell’inizio, un concentrato di “è tempo di”. Anche per la Formula 2 l’arrivo del nono mese dell’anno ha significato la fine dell’immensa pausa e l’inizio della seconda parte della stagione con il ritorno in pista. Finalmente, oseremmo dire!

L’Autodromo di Monza ha ospitato, infatti, il quinto round del campionato di Formula 2: tra le famose curve italiane sono stati numerosi i colpi di scena. Multiformula è lieta di tornare a timbrare il vostro passaporto per il viaggio a ritroso con destinazione il tempio della velocità!

QUALIFICHE

Il venerdì pomeriggio a segnare il giro più veloce durante le qualifiche è stato Oscar Piastri!

Il pilota Prema ha conquistato la pole position per il team di casa Prema ed è diventato il primo pilota a conquistare due prime posizioni nella stagione.

Se a Silverstone il segreto del suo giro fenomenale è stata la possibilità di dormire nel letto di casa sua, a Monza sono state sicuramente le infradito con cui ha girato per il paddock.

Quando si dice che l’estate ce la si porta sempre dentro…

GARA 1

Il sabato mattina la sveglia suona presto per la prima gara del weekend tutto italiano. Noi, impazienti di tornare a goderci lo spettacolo della Formula 2 e loro, i piloti, desiderosi di ripartire a caccia di punti, podi e vittorie.

Tutti tranne uno, purtroppo.

La monoposto del ritrovato Jake Hughes non sembrava voler collaborare. I suoi primi semafori della stagione, Hughes li scorge da lontano, solo in pitlane. Una scena un po’ triste, vero?

Dalla pole position, Beckmann si lascia subito sfilare da Vips che approfitta di curva 1 per prendersi la testa del gruppo. Ma ovviamente, proprio perchè a Juri ne è finalmente andata una per il verso giusto, la scena gli viene rubata subito da due contatti: prima Fittipaldi, Armstrong e Sato (che novità, vero?) e poi Drugovich con Ticktum, nel quale è l’inglese della Carlin ad avere la peggio. Risultato? Amari ritiri e tanta confusione in pista.

Formula 2
from @Formula2 on Twitter

Mentre Pourchaire e Lawson si infastidiscono a vicenda rimediando solamente un’ala anteriore rotta per il neozelandese, nemmeno i due piloti Prema si risparmiano e addirittura lottano tra loro per la posizione. Se al muretto rosso sicuramente avranno tutti trattenuto il respiro in quei secondi interminabili, i 5 secondi di penalità a Shwartzman saranno piaciuti ancora meno…

Dietro, Drugovich ne ha abbastanza di una gara già rovinata e si ferma così nella ghiaia dell’Ascari, seguito subito dopo da Nissany. Ritiro anche per Samaia e Verschoor: non vi sembra il gioco del domino?

Davanti, nel frattempo, Theo Pourchaire ringrazia il caffè bevuto a colazione, poichè riesce a superare anche Vips grazie al pieno di energie e a portarsi in prima posizione fino alla bandiera a scacchi.

Per il pilota della Hitech non c’è niente da fare, se non vedere anche Zhou e addirittura Lundgaard, compagno di sfortuna, passarlo con una facilità estrema a poche tornate dalla fine.

Sul podio, la ART festeggia una grande vittoria di Pourchaire e un grandioso e inaspettato terzo posto per Christian Lundgaard. Il danese, partito diciannovesimo dopo una brutta qualifica, riesce a rimontare fino alla terza posizione, stupendo tutti e addirittura sè stesso. Zhou si accontenta del secondo posto, utile a racimolare qualche punticino in più nella corsa al titolo.

Il rookie francese, appena diciottenne, celebra il suo secondo trionfo in categoria aprendosi in radio ringraziando addirittura in italiano, così come ha insegnato un certo Sebastian Vettel. Impara bene e in fretta questo pilotino, siamo proprio contente!

GARA 2

Durante il pomeriggio altro giro, altra corsa.

Ci sembrava un po’ di essere su una giostra, un su e giù di emozioni e una maratona di battiti cardiaci che non accennavano a rallentare. Perchè sì, anche gara 2 è stata un una vera e propria raccolta di colpi di scena.

La partenza di Daruvala mette subito in chiaro il suo obiettivo: vincere la gara a tutti i costi. Chi invece ancora una volta si ritrova in balia della sfortuna è Christian Lundgaard, che tanto si augurava di continuare sulla giusta strada il suo weekend iniziato con un podio in rimonta. E’ proprio il pilota della ART a immedesimarsi in una trottola nel corso del primo giro e a ritrovarsi magicamente in ventesima posizione. Un vero incantesimo mal riuscito.

Formula 2
(Photo by Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Nel bel mezzo della gara, Hughes si ritrova in uno scontro fratricida con il compagno di team ed è costretto al ritiro. Hughes viene raggiunto poco dopo anche da Samaia, ormai abbonato al ritrovo post ritiro al box.

A centro griglia, invece, è di nuovo Pourchaire a dare inizio ai giochi, ingaggiando battaglie con qualsiasi pilota gli capitasse a tiro. Piastri, Lawson, Shwartzman e Boschung possono confermare. Il francese, però, non riesce a mantenere un ritmo costante fino al termine della gara, perciò scivola fino alla decima posizione, come il numero sul suo musetto.

Ai giri finali, Daruvala vola verso la sua prima vittoria stagionale con un distacco abissale da Viscaal, che concluderà sul secondo gradino del podio. Per la terza posizione, invece, nulla era ancora deciso: Beckmann si fa fregare sul più bello e commette un errore costatogli una bandiera bianca e nera senza nemmeno tifare per la Juventus.

Scherzi a parte, è Shwartzman a spuntarla in tutto il trambusto delle ultime tornate. Il russo si avvicina facilmente a Beckmann in difficoltà e lo supera, andando a festeggiare sul terzo gradino del podio.

GARA 3

Gara 3 è stato un frullato di attacchi straordinari e safety car dove lo spettacolo e il divertimento non sono mancati.

Non è stato da meno Dan Ticktum che dopo aver mangiato una pizza magica è diventato un razzo sulla sua Carlin. Grazie al suo passo straordinario e alla giusta dose di fortuna (stranamente) è riuscito a concludere in terza posizione.

Il primo gradino è andato invece ad Oscar Piastri che dopo aver perso l’occasione di vittoria due mesi prima a Silverstone, non si è lasciato sfuggire la seconda chance.

Si vocifera che ci fosse una scommessa in atto dentro al box Prema: vinci Gara 3 sfruttando la pole position oppure cucina la pasta per tutti. Fortunatamente il team ha potuto tirare un sospiro di sollievo e hanno optato per uno chef professionista per la cena dei festeggiamenti.

A completare il podio è Guanyu Zhou in seconda posizione che dopo delle battaglie iniziali è scomparso come a Silverstone. L’abbiamo ritrovato al parco chiuso, che dite dal tè inglese è passato al nostro espresso nel mentre?

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From: @iPicsHQ on Twitter
CLASSIFICHE

Il paragrafo più importante dell’articolo (dopo il premio sfiga) sono ovviamente le classifiche!

Il round di Monza ha confermato l’ordine stabilitosi a Silverstone ben 2 mesi fa: Oscar Piastri guida i suoi rivali con 149 punti, seguito dal compagno di academy Guanyu Zhou con 134. Al terzo posto insegue Robert Shwartzman con 113 punti. E’ sfida aperta perciò negli ultimi tre round del campionato!

Per quanto riguarda i team, invece, la Prema si avvia indisturbata al successo con 262 punti. La sua rivale più vicina è l’Uni-Virtuosi con soli 193 punti, in lotta con Carlin e Hitech per la seconda piazza.

PREMIO SFIGA

La nostra (non) cara sfiga non ci ha abbandonato in questo round, anzi ha preso di mira un team preciso cambiando il suo metodo di lavoro. 

Hitech GP ha impostato il navigatore con partenza Monza e destinazione Lourdes dopo tutto quello che è successo nella pista lombarda.

Iniziamo da Jüri Vips che mentre si stava giocando la vittoria in Gara 1 ha avuto un bloccaggio nefasto a pochi giri dal termine. Grazie sfortuna di aver rovinato tutto.

A Liam Lawson è andata addirittura peggio: per tutto il weekend ha ricevuto gufate da sinistra e destra per un possibile podio nella pista dove ci è sempre salito nelle altre categorie.

Indovinate un po’? Il podio non è mai arrivato e si è dovuto accontentare solo di un quarto posto in Gara 2.

Ma non è finita qui perché in Gara 3 ci si è messo di mezzo l’estintore: ritiro perché l’estintore ha deciso di dimostrare che funzionava ed è partito senza che ce ne fosse il bisogno.

Buon viaggio a Lourdes team Hitech GP!

Giunti al capolinea, è arrivato per noi il momento di ricordarvi che questo weekend la Formula 2 si sposta in Russia. Non perdetevi i nostri aggiornamenti sui nostri canali social e i nostri report sul sito del blog! Vi aspettiamo a Sochi!

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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